Facebook Reactions: a cosa servono veramente?

Da qualche settimana sono arrivate anche in Italia le Facebook Reactions: ovvero delle icone animate, che affiancano il pulsante “Mi piace” e che ci consentono di manifestare rapidamente la nostra “reazione” di fronte ad un post pubblicato sul social network.

Insomma, nuove icone per ogni emozione! 😉

Facebook ReactionsCinque emoji tutte da cliccare: Love, Haha, Wow, Sigh e Grrr. Ne era stata progettata anche una sesta, l’icona Yay, scartata prima della sua pubblicazione perché ritenuta non universalmente comprensibile.

Potrete continuare ad usare il tradizionale pollice in su per dire che un post vi piace, ma se terrete premuto il pulsante per un momento sul vostro dispositivo mobile, apparirà un menu con le altre reazioni a vostra disposizione. Ora non sarete più costretti a cliccare “Mi Piace” su un post che magari tratta argomenti seri e spesso drammatici.

L’introduzione delle Reactions è certamente il cambiamento più rilevante che ha caratterizzato Facebook negli ultimi anni ed è stato concepito non più di un anno fa durante una conferenza presso l’hotel Four Seasons Silicon Valley di Palo Alto.

Chris Cox, Chief Product Officer di Facebook, chiese a ogni dirigente presente in sala di elencare quali fossero secondo loro i tre progetti più importanti da affrontare nel 2015. Quando fu il suo turno, lanciò la bomba: bisognava fare qualcosa per il pulsante “Mi piace”, nonostante i precedenti tentativi non fossero mai giunti nemmeno alla fase di testing.
Ed è facile immaginare il perché, mettere le mani sul tasto “I Like” per Facebook è come per la Coca-Cola pensare di modificare la sua ricetta segreta: una mossa tanto azzardata quanto rivoluzionaria. Questa volta però Chris Cox e il suo team sembrano proprio avercela fatta!

Ma a cosa servono veramente le nuove Facebook Reactions?

Oltre ad offrire agli utenti nuove forme di espressione, sicuramente saranno molto utili al team del social network per raccogliere un maggior numero di dati che consentiranno di profilare in modo più preciso gli stessi utenti, migliorando la loro qualità e consentendo così di creare annunci sponsorizzati ancora più pertinenti e performanti per il target di riferimento.

Il tutto per la gioia di Facebook e dei suoi inserzionisti!